CURRICULUM VITAE: per far soldi… a volte bisogna trovare un lavoro ;-)

Secondo voi, lo “standard europeo dei CV” (tipo questo http://www.almazeta.unibo.it/NR/rdonlyres/2583CA6E-2FB4-4AC2-A253-693C921465B8/199426/CVEuropeo.doc)
è veramente diventato uno standard che è meglio utilizzare e conformarsi ad esso, o ancora oggi si può dar spazio alla fantasia e alle impaginazioni che uno vuole?


Offline enri91

Credo che, purchè non vengano variati troppo fattori come – impaginazione, leggibilità – sia possibile utilizzare un layout leggermente diverso.
In poche parole, trattandosi di un documento importante, FUNZIONALITA’> ESTETICA.
Questo non significa che dobbiamo presentare CV brutti o scarni. Anzi, presentare una grafica accattivante può essere un incentivo alla lettura del CV, sempre che sia eseguita in modo eccellente, magari da un professionista.
Con un minimo di furbizia si possono variare fattori che potrebbero sfuggire all’occhio che legge il CV ma che nel complesso lo rendono più piacevole :)


Offline rotello

Secondo voi, lo “standard europeo dei CV” (tipo questo http://www.almazeta.unibo.it/NR/rdonlyres/2583CA6E-2FB4-4AC2-A253-693C921465B8/199426/CVEuropeo.doc)
è veramente diventato uno standard che è meglio utilizzare e conformarsi ad esso, o ancora oggi si può dar spazio alla fantasia e alle impaginazioni che uno vuole?

secondo me lo standard europeo dei CV è una merda. ho visto solo magazzinieri utilizzarlo per farlo.  troppi spazi, troppe parole, poco poco personalizzabile. totalmente anonimo. da NON utilizzare mai a meno che non sia richiesto.


Offline enri91

Si ma la merda è che se passi per società che inviano il tuo Cv in giro, accettano solo quello in formato standard!
Purtroppo fa schifo(perchè fa davvero schifo) però avere un modello semplifica le cose per chi magari si legge 500 CV al giorno(mi riferisco alle grandi aziende) se invece lo mandi ad un privato, puoi presentare qualcosa di decente :)


Offline Davide bRiOz

Quindi riassumendo, dite che la soluzione migliore si basa sul tipo di destinatario:
se è per una grande azienda -> segui lo standard EUuna piccola azienda -> buona formattazione
?


Offline enri91

E’ un po’ semplicistica ma secondo me va bene..  pensi il curriculum in base al target al quale inviarlo.. è un po’ come adottare un linguaggio specifico quando parli con tua suocera piuttosto che con tuo fratello.. :)


Offline enri91

Permettimi di correggermi:
Quando dico che é meglio usare lo standard europeo, NON intendo dire che bisogna scaricare il modello e inserirci le info. Quel modulo è davvero orripilante!
Intendo dire che, si deve SOLO seguire l’impaginazione e l’ordine delle informazioni!Per favore niente caratteri standard di word (Times news roman). Consiglio font belli e ben leggibili (gill sans, oppure il futura, al limite l’Arial) E poi bisogna spedire tutto in pdf almeno si è sicuri che il CV arrivi invariato e leggibile
Se invece hai libertà.. che cavolo.. prova un impaginazione di Fronzoni :)


Offline Iceburn

Si ma la merda è che se passi per società che inviano il tuo Cv in giro, accettano solo quello in formato standard!

Sì be’, vero, se la società dice di usare un modello allora è meglio usare quel modello. Ma penso che i modelli troppo standard non sono utili negli altri casi.
Io ho sentito parlare molto male del curriculum europeo (l’ha detto un’agenzia che si occupa ri curriculum in Inghilterra e poi l’ho letto anche su qualche sito dedicato ai CV e resume).
I consigli che ho sentito dicevano che ogni professione ha un tipo di CV diverso (che cambia anche in base al paese se si vuole uscire dall’Italia).
Come spunto di base i template di word sono utili: http://office.microsoft.com/en-us/templates/CT010144925.aspx.
In poche parole: Meglio un CV specifico che un CV generico.


Offline enri91

In effetti ho dato un occhiata ai vari CV di alcuni professionisti che si trovano sulla rete… e la qualità è una cosa eccezionale.. Anche variando completamente il layout e l’impostazione della pagina rispetto al formato standard, ottengono un risultato eccellente e di qualità ben maggiore! Cioè come confrontare merda con cioccolato! :)
A questo punto io, se dovessi spedire Cv in giro, ne terrei almeno 2 versioni: uno in formato standard e un altro elaborato in modo originale ( o anche più di uno, come dice IceBurn).
L’ideale sarebbe affidarsi ad un graphic designer. Purchè non esagerino.  Se posso spammare:
buon esempio
cattivo esempio
Nel primo Cv le informazioni sono tutte li. C’è una bella grafica, ma pulita, e sta tutto in poche pagine 2/3.. Nel secondo, c’è una cosa piuttosto pacchiana, con contrasti di colore, e pagine solo di bellezza dove ci sono 2 o 3 parole. Più adatto ad altri tipi di pubblicazioni che ad un CV secondo la mia opinione
(spero che gli autori dei Cv non se la prendano con me:)


Offline rotello

buon esempio
Bellissimo !
cattivo esempio
Magari un agenzia di moda lo gradisce, ma in linea di massima concordo.


Offline VertigoOne

Se posso… mia sorella è del settore e vi assicuro che davanti a un “professione curiosa”, in un’azienda come la sua, si fanno 4 risate girandosi via mail il curriculum in questione come fosse una barzelletta.
Non dipende solo dall’azienda ma anche da chi si occupa della selezione del personale.
Se l’azienda ha un sito, fateci un giro e poi calibrate il CV: se usano termini inglesi altisonanti, parlano di competenze, affidabilità e serietà, allora eviterei qualsiasi trovata creativa, frase ad effetto o cose simili.
Out quasi sempre le foto da book, con il gattino, mentre si fa bungee jumping ecc.
Vedo tre possibili soluzioni
L’azienda “giacca e cravatta”, orientata alle competenze, all’affidabilità, alla competitività e alla gerarchia. L’azienda “camicia”, più liberale e democratica.  Contano ancora i risultati ma una buona capacità relazionale è vista molto positivamente. L’azienda “polo”, dove contano molto creatività, leggerezza e anche humor: ad esempio un’azienda che si occupa di intrattenimento.
IMHO le dimensioni dell’azienda contano relativamente.


Offline rotello

Se l’azienda ha un sito, fateci un giro e poi calibrate il CV: se usano termini inglesi altisonanti, parlano di competenze, affidabilità e serietà, allora eviterei qualsiasi trovata creativa, frase ad effetto o cose simili.

una strategia che usavo io era utilizzare direttamente gli stessi termini che cercavano nell’inserzione nella cover letter… dai loro da mangiare quello che vogliono mangiare 🙂
cmq mi sembra di capire che concordiamo tutti nel dire che il CV europeo è una merdaccia puzzolente…
e  intanto che ci sono spammo un po: http://www.cocooa.com/95/2009/domande-al-colloquio-di-lavoro.html


Offline enri91

Se posso… mia sorella è del settore e vi assicuro che davanti a un “professione curiosa”, in un’azienda come la sua, si fanno 4 risate girandosi via mail il curriculum in questione come fosse una barzelletta.

Si hai pienamente ragione.. il colore, i disegnini(forse sono il suo logo) e quelle frasi scherzose sono molto informali. Per carità, in qualche azienda grafica potrebbero accettarla ma io non farei mai una cosa del genere, resterei molto più serio e professionale.
Ho gradito particolarmente l’impostazione grafica, la disposizione delle informazioni e gli allineamenti dei testi, che si differenziano dal CV europeo con la colonnina di testo che prosegue per 2 pagine…
Pienamente d’accordo anche sulla strategia di realizzare diversi CV in base all azienda e al “tipo” di personale al suo interno. Putroppo è impossibile conoscere in anticipo chi leggerà il Cv. Un uomo paziente? Uno scorbutico? Una donna pignola? etc…
A mio parere, professionalità e serietà sono doti ben accette da qualsiasi azienda, sia essa un’ agenzia pubblicitaria oppure l’esselunga che ti assume come facchino…

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