Ho’oponopono (hoponopono): Cos’è Realmente?

Questo è un articolo che avevo intenzione di scrivere già qualche anno fa quando, andando a casa di un mio amico, vidi sullo scaffale un libro in italiano “ho’oponopono”. Conoscendo la materia mi sono messo a sfogliarlo e ci sono rimasto abbastanza male….

Italiani (uomini e donne), francesi, tedeschi, giapponesi e americani (Joe Vitale, quello che ha scritto “The Secret” per intenderci) hanno scritto fior fior di libri sull’argomento… giusto per capire, su amazon ad oggi escono 677 risultati… ed hanno trasformato un esercizio/rituale relativamente semplice (ovviamente seguendo alcune indicazioni base della filosofia Huna) in un’azione di marketing deprimente.

Pensa che si è stupito anche Serge Kahili King, uno dei pilastri che hanno contribuito alla ri-scoperta dell’Huna nel mondo, di come traducendo i suoi libri da una lingua all’altra cambiassero i titoli dei suoi libri e le copertine per vendere di più! Noi in Italia poi, che siamo artisti, non ti dico…

Ma in questo articolo devo per forza perdonare tutti 😛 … e voglio fare un pò di chiarezza parlandoti di come io conosco l’Ho’oponopono e di come TU puoi farti un’idea più precisa di che cos’è

Qual’è l’Ho’ponopono originale?

In Hawaiano esiste un’espressione che dice “E ho’oponopono i ka hale a me ka pa” che in italiano significa “riordinare la casa e ripulire il cortile” questo è un buon punto di partenza per capire il suo significato letterario:

“sistemare; mettere in ordine, mettersi in formarivedere, modificare, rettificare, regolamentare, organizzare, correggere, riordinare, fare pulizia, amministrare, sovrintendere, controllare, gestire, fare qualcosa con cura e in modo ordinato; essere pronti, come un surfista che si prepara a prendere un’onda.

(qualcuno si stupirà che non ho ancora usato la parola sciamanesimo, divino, metafisica, e minchiatenewage in generale?) 🙂

Per essere il più precisi possibili, le prime tracce di come si svolgeva questo rituale sono contenute in un libro del 72 molto bello chiamato Nana I Ke Kumu o Look to the Source, a pagina 60

B00NITTSPI Nana I Ke Kumu (Look to the Source)

In questo libro oltre alla definizione Hawaiana, la scrittrice Pukui ha aggiunto il significato del “ripristinare e mantenere buone relazioni con la famiglia”: parlando di come una sua riunione famigliare si sia svolta attraverso preghiere, discussioni, confessioni ed un perdono reciproco… questa è diventata la pratica “classica” dell’Ho’ponopono per la famiglia e la riconciliazione (che ricordiamoci però deriva da una SUA tradizione di famiglia).

Nel 76 Morrnah Simeona, influenzata dalla cristianità (ahia :)), crea una nuova versione dell’Ho’ponopono che si basa essenzialmente sulla sua spiritualità e vasta conoscenza della cultura hawaiana. La diversità del suo sistema sta nel fatto che può essere fatto da soli senza la necessità di essere in gruppo e consiste semplicemente nell’esprimere perdono per qualcosa fatta da qualcun altro. Il Dr. Hew Len successivamente ha creato la frase

“I’m sorry. Please forgive me. Thank you. I love you.”

In italiano la traduzione potrebbe essere: “Mi dispiace. Perdonami perfavore. Grazie. Ti voglio bene”. Dalla ripetizione di questa frase una persona si suppone possa connettere la sua “luce interiore” con la “luce divina” e, con il tempo, cancellare le cattive abitudini dell’inconscio. Ad oggi questa è la versione più diffusa dell’Ho’ponopono fuori dalle Hawaii.

Negli anni 80 SKK presenta una nuova versione basata sulla riconciliazione ma la pubblica solo nel 2000 nel libro Instant Healing

B00JYYSBPO Instant Healing

Sicuramente esistono mille varianti ma queste sono quelle che io considero più valide. La cosa da ricordarsi sempre è che Ho’ponopono NON significa “perdono” ma significa “impostare le cose nel modo corretto” qualsiasi versione tu utilizzi.

In un altro articolo ti presenterò la mia personale versione… in due parole: semplice e che funziona.

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